Il Santuario di Maria Santissima della Vittoria sorge ad un 4 Km da Gambatesa ai piedi di una rupe.
Risalente ai secoli XI-XIV, conserva ancora linearità della primitiva struttura architettonica d’impronta rurale che mostra elementi di transizione dal romanico al gotico, leggibile nella facciata liscia e compatta e nel portale di pietra nuda e con arco a sesto acuto.
Un antica tradizione popolare ne attribuisce la costruzione alla volontà dell’Imperatore Federico Barbarossa.
Al suo interno, di notevole importanza, la statua lignea della Madonna della Vittoria del 1714.
La chiesa in origine si pensa potesse essere un’abbazia con annesso monastero. Probabilmente rovinata dal terremoto del 1279 o da altri eventi, fu fatta ricostruire dalle fondamenta dal Conte Riccardo di Gambatesa verso
il 1313.
Lateralmente alla cappella sorgeva un piccolo convento ridotto oggi a pochi ruderi. Il convento era circondato dai giardini di proprietà dell’Arcivescovo Orsini.
La chiesa fu tenuta ed officiata fino al 1653 dai canonici Regolari Lateranensi, detti Rocchettini, del monastero di Sant’Angelo di Napoli. Il loro stemma, l’agnello crocifero, è rappresentato con forte realismo nella lunetta del portale.
L’importanza del santuario e non solo come luogo di culto e di fede, è testimoniato dalle indulgenze locali concesse dai Papi Clemente V nel 1313 e Giovanni XXII nel 1317, ambedue
su richiesta di Riccardo di Gambatesa.
Il Santuario è un luogo molto venerato dai Gambatesani in quanto al suo interno è conservata la statua della Madonna della Vittoria, protettrice di Gambatesa.
La statua, nell’ultima domenica di luglio, viene portata in processione nella chiesa parrocchiale dove resta fino all’ultima domenica di settembre.
Durante il periodo di permanenza della sacra immagine in parrocchia, i fedeli si recano a pregare ogni sera fino a tardi.